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Nel ventre della terra: Grotta Parolini Marzo 2011

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Messaggio Da spartaco Lun Mar 07, 2011 10:28 pm

Dopo circa due ore di preparazione indosso la muta.
Osservo l’antro d’ingresso: basso, buio, con corrente tesa verso l’uscita.
Fra me e me penso che forse dovrei rinunciare, odio i posti chiusi.
La giornata è umida il cielo azzurrissimo e senza nuvole,il vento del nord mi ricorda che l’inverno non è ancora finito.
Scendo in acqua dalla piccola piattaforma, sulle gambe sento la corrente; immergo il profondimetro in acqua….8 gradi.
Entro nell’ingresso della grotta, nero ed umido…..trasporto decompressive e scooter per circa 50 metri, fisso tutto ad una cima ed osservo la zona di ingresso del pozzo….impossibile capirne la morfologia senza immergersi con una luce.
Riesco alla luce del sole per ultimare la vestizione, mi infilo il gruppo, controllo strumenti, scorta d’aria, spool vari, cima di traino,moschettoni doppia luce, cesoia da taglio, maschera di scorta, wet note, ho tutto.
Un saluto a Patrizia e via mi infilo nuovamente nella grotta.
Sono raggiunto dai miei compagni d’immersione, tutti grottaroli provetti.
Attacco le bombole, lo scooter, indosso la maschera accendo la luce e guardo il buco d’ingresso della zona sommersa.
Praticamente un buco nero sul fondo.
Tutti pronti, nessun segnale particolare, ma ci immergiamo contemporaneamente come fossimo comandati da un comando a distanza.
Una sagola bianca è legata a 10 metri,iniziamo a lasciare le stage che contengo ossigeno, controllo bolle, tutto ok…..si parte.
Mi posiziono in mezzo al gruppo, gli scooter ci portano senza problemi malgrado la corrente contraria.
Sinistra, destra, ancora destra, ora a sinistra, visibilità buona; cerco di fissare con la mente tutti i particolari che vedo; sassi strani, colore e posizione della sagola, insomma qualunque cosa che mi possa tornare utile per orientarmi, ma mi rendo conto che solo con l’utilizzo della sagola potrei guadagnare l’uscita di questo labirinto.
Avverto un brivido….non è freddo….riconosco questa sensazione…..si chiama paura.
La corrente aumenta siamo sicuramente vicino al laminatoio, più lo spazio diminuisce più la corrente aumenta…lo scooter non riesce più ad avanzare…..seguendo l’esempio di chi mi procede inizio a pinneggiare…..scorgo un cartello sula sagola…..sono a 200 metri dall’ingresso.
Sinistra, destra….la corrente cala e lo scooter inizia nuovamente a fare il suo dovere….il laminatoio è finito, sembra di essere in una stanza intermedia.
Controllo strumenti: 180 bar, 10 minuti di run time, profondità 20 metri.
Ci scambiamo un rapido ok e l’esplorazione continua….altro cartello sulla sagola….300 metri….compenso un paio di volte si scende 40 metri…pochi attimi….si risale 27 metri….si gira e si rigira….ora si scende nuovamente…il fondo roccioso si interrompe bruscamente per lasciare spazio ad un tratto sabbioso. Nuova fermata……pochi attimi e via in una specie di corridoio discendente….. nuovo cartello sulla sagola….400 metri dall’ingresso…..nuovo brivido sono veramente lontano dall’ingresso.
Sono indeciso, avevo avvertito che se non mi fossi sentito a mio agio avrei interrotto l’esplorazione, il mio compagno sarebbe tornato indietro con me e gli altri avrebbero proseguito.
Vengo sorpassato, ma subito dopo riparto allontanandomi maggiormente dall’uscita.
La profondità aumenta ma grazie all’illuminazione dei fari dei miei compagni vedo una parete che sale repentinamente.
Basta……dalla descrizione fatta della grotta so cosa mi aspetta se continuo ad avanzare….. penso che possa bastare…..oscillo la torcia orizzontalmente al mio compagno che immediatamente si arresta. Ci capiamo al volo e mi segnala di non muovermi da dove sono mentre avverte gli altri dell’inizio del nostro rientro.
Sono solo, nessun rumore gli scooter devono essere troppo lontani per riuscire a sentire il rumore del motore, mi sento bene fisicamente, ma la testa inizia a popolarsi di alcune fisime.
Accidenti la sagola non è più bianca ma gialla ed anche la sezione si ridotta moltissimo. Vedo un cartellino ma non ho il coraggio di vedere che distanza segna.
Non vorrei neanche leggere gli strumenti, ma devo farlo è necessario……..54.5metri….38 minuti di run time……porca puttana forse ho esagerato dovevo interrompere prima……e poi come mai non sento il rumore dello scooter del mio compagno?
E se qualcuno dei pezzi si sagola che ogni tanto svolazza nell’acqua gli si fosse impigliato nell’elica?
Devo andare a cercarlo.
E se non lo trovo?
Sono in assetto ma la corrente tende a spingermi verso una roccia, pinneggio indietro, piano piano, senza fretta devo solo evitare di incastrarmi.
Il rumore dello scooter del mio compagno mi rasserena, un rapido ok seguito da un sorriso e si parte in direzione uscita.
Cambio gas, altro brivido……stavolta non è paura ma freddo.
La corrente ci spinge, per mantenere la quota sono costretto a dare dei colpetti di motore con lo scooter per mantenermi in quota.
Siamo davanti all’ingresso del laminatoio. Mancano circa 200 metri all’uscita e una trentina di minuti di deco…..mettiamo gli scooter in posizione di riposo e ci facciamo trasportare dalla corrente………..bellissimo, la corrente mi culla ma non devo perdere il contatto visivo con la sagola.
Ci siamo, riconosco il punto da dove siamo partiti,ma non vedo le bombole, un tuffo al cuore….abbiamo sbagliato……e ora?
Colpa della corrente, le bombole sono dove le avevamo lasciate,ma sono inclinate..
Stacco per primo la decompressiva, faccio la pausa con il gas di fondo, mi sento sfinito…voglio uscire prima possibile e penso che il ciclo dell’ossigeno non ci penso nemmeno a farlo.
Ma rifletto; “e dai Spartaco ormai è finita cosa ti cambia uscire 20 minuti prima o dopo.”
6…5…4 ….3….2……1 fuori, gonfio il gav,gonfio la stagna e sputo l’erogatore dell’ossigeno, la corrente mi spinge fuori dal pozzo d’ingresso le pinne toccano il terreno, che bella sensazione…intravedo la luce del giorno e sento le voci di Patrizia e Barbara….” Spa tutto ok?”
“ Tutto ok”
L’operazione di togliere le pinne, sgancio delle stage e dello scooter non è agevole per colpa della corrente, ma dopo alcune imprecazioni sono in piedi e stabile sulle gambe.
Pochi metri e la luce…..accidenti come è bella……….
Sono stanco ma contento, completamente sbronzo di sensazioni, milioni di pensieri mi frullano in testa.
Patrizia mi aiuta nella svestizione,sono nuovamente un bipede terrestre.
Un grazie a tutti i partecipanti: Massimo per avermi incoraggiato ed essere stato mio compagno fino in fondo, Milco e Rolando per avermi sopportato, Marco per avermi aspettato,
Un abbraccio a tutte le donne del team per la pazienza e l’impegno offerto per la corretta riuscita di questa avventura.
Un bacio alla mia compagna Patrizia che con pazienza e tanto amore mi continua a seguire ed incoraggiare in tutte le mie avventure.
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Messaggio Da ADRYSUB64 Mar Mar 08, 2011 11:25 am

Caro Spartaco.... per quanto riguarda il settore grotte.... mi accontenterò di leggere i tuoi entusiasmanti racconti che ci farai nel corso del tempo immersione

Un saluto dal Vostro affezionato

Sindaco ok
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Messaggio Da nemina... Mar Mar 08, 2011 12:24 pm

Bravo Spartaco, bel racconto!!Hai sicuramente fatto capire l'importanza delle sensazione che si può provare sott'acqua senza mai oltrepassare il proprio "limite", ancora complimenti!!Durante la lettura dell'esperienza che hai fatto ero in immersione anche io!Quella sensazione di paura è la sensazione che mi ha suscitato il relitto della Signora nelle mie prime immersioni e riesco a comprendere i tuoi stati d'animo!!Le immersioni in grotta sicuramente non sono semplici, solo la consapevolezza che sopra di te e intorno a te non hai altro che roccia, nussun spiraglio di aria, nessuna filtrazione di luce, buio assoluto e che per ritrovare la luce devi percorrere la sagolatura dell'andata....bhè...anche a me crea uno stato di ansia assurdo, ma sapere che ci sono persone che amano andare in grotta è affascinante!!
Sicuramente almeno una volta nella vita è un'esperienza che va fatta ok , con l'affiancamento di persone altamente competenti!!
Ancora complimenti!!
Ciao Ciao
Nemina!!
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Messaggio Da albesim Mar Mar 08, 2011 12:26 pm

Certe volte le paure vanno affrontate ... e la volta dopo sono meno pesanti! A quando la prossima?
Complimenti per il racconto!! Peccato che non ci sia nessun Berlucchi.. ma siamo proprio sicuri?? ok
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Messaggio Da trillina Mar Mar 08, 2011 4:01 pm

Un bellissimo racconto Spartaco, scritto così bene da far provare un gran tuffo al cuore ad ogni dubbio che ci hai raccontato bravo
la grotta.....così misteriosa e piena di paure e perciò così affascinante!!!
Tanto mi intimidisce e tanto mi attrae.....ma penso che non oserò mai!!!! ehhh?
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Messaggio Da patry Mar Mar 08, 2011 4:53 pm

sììììììììììììììììì Mirna!!! Spartaco ti ha rammentato più volte credimi!! essì perchè per prima cosa l'acqua è freddissima,le immersioni difficili,per arrivare sulla sponda dell'acqua occorre 6 ore a piedi con l'attrezzatura addosso!! insomma un gioco da ragazzi ah dimenticavo..però un gran visibilità eh!!! ahahhaah un bacio a te ed a Natasha
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Messaggio Da sise Mer Mar 09, 2011 10:53 am

complimenti per il racconto Spa,
credo che alla fine dei conti sia stata una bella esperienza .
e poi si sa l'adrenalina allunga la vita!!!!!!!! ok bravo
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Messaggio Da Mr.fantastic Gio Mar 31, 2011 7:42 am

causa difficoltà avute con il computer leggo questo racconto soltanto adesso, devo dire che oltre che estremamente dettagliato è sicuramente molto suggestivo, sembra proprio di essere li! Bravo Spartaco a vincere le paure che impedivano tale impresa! Riaccese anche a me, ma forse un giorno chissà! immersione
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