DALLA "BETTOLINA"AL NASIM
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DALLA "BETTOLINA"AL NASIM
Per l’immersione di corso di Maurizio, TEK 2, avevo pensato di fare la Bettolina.
Pianifico l’uscita con un gruppo di compagni dell’IDU per domenica 23 antivigilia di Natale.
Ma il nostro uomo sul posto ci comunica che la visibilità a Nisporto è pessima, inferiore ai 2 metri.
Decidiamo di cambiare posto, Nasim così andiamo sul sicuro.
Appuntamento in banchina alle 8.30 a porto Santo Stefano, il tempo non è dei migliori.
Riempiamo la banchina di bombole e attrezzature varie e successivamente colmiamo la piccola imbarcazione che deve portarci a Giannutri. [url=https://servimg.com/view/16595187/9][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/th/61847_12.jpg[/img][/url]
Dopo un lunga traversata dovuta al mare giungiamo sul relitto. Il comandante ci comunica che ormeggerà vicino alla parete, quindi dovremo pinneggiare in superficie se non vogliamo compromettere il tempo di fondo.
Faremo due squadre, una composta da David Massimo e Tommaso, l’altra saremo io Maurizio e Alberto che fotograferà alcuni momenti dell’immersione. La prima squadra motorizzata con scooter avrà il compito più facile, pianificano per 30 minuti di fondo;
noi dovendo farla a pinne staremo tra 20 e 25 minuti. Se rispetteremo i tempi usciremo insieme.
David con i suoi partono, del mio gruppo sono il primo a saltare in acqua, poi Maurizio ed infine Alberto che deve preparare la macchina.
Visto la mancanza del pedagno sul relitto dovremo scendere ad occhio.
Dopo 5 minuti di pinnegiata decido che è arrivato il momento di scendere, indosso la maschera nella speranza di vedere il fondale, ma la visibilità non è delle migliori.
La trasparenza dell’acqua è compromessa da un sospensione dovuta alle piogge abbondanti di questo periodo, mi sa tanto che aver fatto un sacco di strada in più non sia servito a niente.
Inizia la discesa, niente trasparenza l’acqua è verdognola, controllo a 6 metri….bolle piccole dal mio erogatore di sinistra…..chiudo, spurgo, serro il primo stadio..riapro…la perdita diminuisce ma qualche bolla continua ad uscire[url=https://servimg.com/view/16595187/8][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/31266511.jpg[/img][/url] La manovra a richiesto pochi attimi, niente cambierà sul RUN TIME.
Proseguiamo la discesa, ignoro in che punto arriveremo…secondo me dovrei essere in prossimità del parcheggio, ma non riesco ancora ad intravedere il fondale.
40…45…..50 ecco una sagoma….55 metri siamo sulla macchina davanti alla prua…non potevo sperare di meglio.[url=https://servimg.com/view/16595187/10][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/77025_10.jpg[/img][/url]
Iniziamo l’esplorazione. Anche la visibilità sul relitto non è delle migliori ma fortunatamente non manca la presenza di fauna di taglia ragguardevole.
Incrociamo il primo gruppo, fatto il dovuto ok proseguiamo verso la parte posteriore.
Superata l’elica verifichiamo la scorta di gas e appurato di essere in sicurezza ci dirigiamo verso la parete per la parte più tecnica dell’immersione: la risalita.
Arriviamo a 21 metri in ritardo, il mio allievo modifica la progressione di risalita adattandola al RUN TIME reale…ottimo è quello che volevo. L’immersione volge al termine, ci siamo riuniti alla prima squadra, un po’ di foto ed usciamo….dopotutto siamo all’ora di pranzo
Pianifico l’uscita con un gruppo di compagni dell’IDU per domenica 23 antivigilia di Natale.
Ma il nostro uomo sul posto ci comunica che la visibilità a Nisporto è pessima, inferiore ai 2 metri.
Decidiamo di cambiare posto, Nasim così andiamo sul sicuro.
Appuntamento in banchina alle 8.30 a porto Santo Stefano, il tempo non è dei migliori.
Riempiamo la banchina di bombole e attrezzature varie e successivamente colmiamo la piccola imbarcazione che deve portarci a Giannutri. [url=https://servimg.com/view/16595187/9][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/th/61847_12.jpg[/img][/url]
Dopo un lunga traversata dovuta al mare giungiamo sul relitto. Il comandante ci comunica che ormeggerà vicino alla parete, quindi dovremo pinneggiare in superficie se non vogliamo compromettere il tempo di fondo.
Faremo due squadre, una composta da David Massimo e Tommaso, l’altra saremo io Maurizio e Alberto che fotograferà alcuni momenti dell’immersione. La prima squadra motorizzata con scooter avrà il compito più facile, pianificano per 30 minuti di fondo;
noi dovendo farla a pinne staremo tra 20 e 25 minuti. Se rispetteremo i tempi usciremo insieme.
David con i suoi partono, del mio gruppo sono il primo a saltare in acqua, poi Maurizio ed infine Alberto che deve preparare la macchina.
Visto la mancanza del pedagno sul relitto dovremo scendere ad occhio.
Dopo 5 minuti di pinnegiata decido che è arrivato il momento di scendere, indosso la maschera nella speranza di vedere il fondale, ma la visibilità non è delle migliori.
La trasparenza dell’acqua è compromessa da un sospensione dovuta alle piogge abbondanti di questo periodo, mi sa tanto che aver fatto un sacco di strada in più non sia servito a niente.
Inizia la discesa, niente trasparenza l’acqua è verdognola, controllo a 6 metri….bolle piccole dal mio erogatore di sinistra…..chiudo, spurgo, serro il primo stadio..riapro…la perdita diminuisce ma qualche bolla continua ad uscire[url=https://servimg.com/view/16595187/8][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/31266511.jpg[/img][/url] La manovra a richiesto pochi attimi, niente cambierà sul RUN TIME.
Proseguiamo la discesa, ignoro in che punto arriveremo…secondo me dovrei essere in prossimità del parcheggio, ma non riesco ancora ad intravedere il fondale.
40…45…..50 ecco una sagoma….55 metri siamo sulla macchina davanti alla prua…non potevo sperare di meglio.[url=https://servimg.com/view/16595187/10][img]https://i.servimg.com/u/f13/16/59/51/87/77025_10.jpg[/img][/url]
Iniziamo l’esplorazione. Anche la visibilità sul relitto non è delle migliori ma fortunatamente non manca la presenza di fauna di taglia ragguardevole.
Incrociamo il primo gruppo, fatto il dovuto ok proseguiamo verso la parte posteriore.
Superata l’elica verifichiamo la scorta di gas e appurato di essere in sicurezza ci dirigiamo verso la parete per la parte più tecnica dell’immersione: la risalita.
Arriviamo a 21 metri in ritardo, il mio allievo modifica la progressione di risalita adattandola al RUN TIME reale…ottimo è quello che volevo. L’immersione volge al termine, ci siamo riuniti alla prima squadra, un po’ di foto ed usciamo….dopotutto siamo all’ora di pranzo
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