Secondo voi...................

Maremma che vespaio che ho suscitato!!!! :roll: Non volevo assolutamente!! Le "definizioni" vanno sempre strette.... purtroppo.
Adesso non ho tempo per una risposta articolata al grande Andrea Neri e a Spartaco..... magari in un altro momento. :)
Cmq.... non spratemi addosso: ho espresso solo una mia modestissima opinione, basata solo sul fatto di aver incrociato in giro per i mari e per i laghi tanti "pseudo-tecnici"..... :oops: Ma non volevo esprimere alcun giudizio, solo dire che senza un'adeguata pianificazione (non quella degli OWD Andrea...) secondo me è improprio parlare di "immersione tecnica". Tutto qui. :) Per le "definizioni".... beh.... ne sono pieni libri e manuali, specie quelli di origine americana..... :)
Buona serata a tutti!!

ciao grande marcello,
non hai suscitato nessun vespaio.
siamo noi toscani che abbiamo il gusto della polemica...
anzi ti dirò che invece il forum deve servire proprio a questo, confrontarsi e scambiarsi le idee.
poi ci metti anche il senso del "bastian contrario" tipico di noi fiorentini e hai fatto un bel pinzimonio!
grazie anzi di essere intervenuto.
ora ci mancherebbe altro che ci fossero polemiche sterili a quello che dici. anzi stai arricchendo il tutto e come vedi hai dato interesse.
un saluto
sergio :cheers: :cheers:

Marcello!!! grazie di aver postato il tuo parere...come dice Sise.... a noi toscani ci garba ragionare!!!!ti teniamo come un fiore all'occhiello!!!!! io poi mi son rimessa in gioco la mia nuova firma è.......(io speriamo che me la cavo!!!)..sei forte kikkolino! ti prego continuamo a confrontarci!!!! fà bene a tutti!! un bacio Patrizia

Ciao Marcello, ma di che ti preoccupi !!..
Se tutti condividiamo i soliti punti di vista è anche inutile parlare dei vari argomenti (sai che bolas..). Lo stimolante del forum è che ti risponde personaggi di vario spessore e questo ti permette di conoscere vari punti di vista.
e....se poi qualcuno si inalbera....alla fine..si disalbererà :D

Caro Sise secondo me sei nuovamente su un campo minato......
Lo sai che a una didattica per essere riconosciuta sul territorio Italiano è sufficente la registrazione alla camera di commercio? (almeno così ho capito) Quindi mi pare che al paradosso ci siamo già :D
Pensare poi ad un "cartello" di didattiche che si possono fare regole "condivise" la cosa mi preoccupa. Non vorrei ritrovarmi difronte all'ennesimo balzello. Mi farebbe più piacere un ente "statale" a decidere queste cose... :bom:

ciao Albesim,
sai che quando ho scritto stavo pensando proprio a questo rischio?
si sono d'accordo con te.
quanto meno dovrebbe essere un ente autonomo....

Vi ringrazio per la comprensione “toscanacci” e allora… continuiamo nella discussione e cercherò di offrirvi altri spunti.
Allora, intanto leggete questo e…. ditemi se condividete. :roll:
The Term 'Tech Diving' was coined in the USA and nowadays the term can be used to describe a minority of divers doing diving vastly different from rec. diving. [i]Aqua Corps[/i] a magazine dedicated to Tech Diving describes it as "A discipline that uses special methods and equipment to improve diver safety and performance, enabling the user to conduct dives in an environment and perform tasks beyond the scope of traditional recreational diving limits".
http://www.divinglore.com/Technical.htm

Nel mio intervento (magari off topic) sviluppavo semplicemente delle mie riflessioni e giungevo ad una conclusione (magari sbagliata) per me il vero "tek diver" è quello che pianifica attentamente l’immersione e si immerge secondo il suo piano. Cioè, in altre parole, il tek diver, avendo maggiori conoscenze teorico/pratiche ha una maggiore consapevolezza di ciò che fa, ovvero usa… un po’ di più la testa rispetto ad un rec. Ad ogni modo… l’uso della zucca è a mio avviso una condizione imprescindibile da qualunque attività “rischiosa”... dall'essere subacqueo all’essere apneista.
Io volevo sottolineare solamente come, secondo me, il livello base per definire un subacqueo “tecnico” dovrebbe essere un po' più solido: tutto qui. Non avere la piena consapevolezza di quel che si sta facendo (o si dovrà fare) è pericoloso... molto pericoloso, anche quando si guarda un anemone a pochi metri di profondità (cosa che probabilmente un neobrevettato OWD ignora).

Ma torniamo alla domanda iniziale di Patry: [b]cosa è Rec e cosa Tek?[/b]
Negli anni '80 Michael Menduno fondatore di "aquaCORPS: The Journal for Technical Diving," effettuava questa distinzione poi recepita dalle più grandi agenzie didattiche:

[b]Subacquea ricreativa[/b]
definita come la pratica dell'immersione svolta ad una profondità massima di 40 metri, all'interno dei limiti di non decompressione delle tabelle d'immersione, usando aria o miscele nitrox fino al 40% di ossigeno e/o miscele trimix fino al 20% di elio (e questo... francamente mi sembra un pò eccessivo per un "rec"), penetrazioni in cui vi e' un "tetto fisico" (relitti e grotte) che non eccedono la zona illuminata naturalmente, con distanza lineare e/o totale non superiore a 40 metri dalla superficie

[b]Subacqeua tecnica[/b]
definita come pratica della subacquea che utilizza attrezzatura, tecniche, conoscenze ed abilità aggiunte per pianificare ed effettuare immersioni che eccedono uno o più dei limiti dell'immersione ricreativa:
1. Immersioni a profondità maggiori di 40 metri;
2. Immersioni con tappe di decompressione obbligatorie
3. Penetrazione con "tetto fisico" (relitti e grotte) che eccedono il limite dell'illuminazione naturale e/o con distanza lineare dalla superficie maggiore di 40 metri;
4. uso di miscele nitrox e ossigeno pure per accelerare le soste di decompressione;
5. cambi di gas durante l'immersione

L'approccio e l'attitudine all'immersione dovrebbe in entrambi i casi essere identica, le problematiche da sviscerare ed affrontare sono sicuramente diverse.
Possiamo anche non condividere queste definizioni schematiche, ma se si vedono in maniera rigida le distinzioni evidenziate da Menduno ogni deviazione è da ricondursi a quel limbo che qualcuno ha definito "Rec-Tek". Però questa è un'altra storia...a mio avviso perlopiù commerciale.

Ora, la subacquea è in ogni caso [b]una disciplina tecnica[/b], oltre che essere una passione e, come in tutte le discipline, in funzione dei traguardi che si vogliono raggiungere ci sono delle tecniche/metodologie specifiche da acquisire per poterli raggiungere.
Se una persona decide che la “sua” subacquea è fare un tuffo in acqua bassa, calda, limpida e piena di colori e di pesci, probabilmente lo fa perchè è quello che gli basta e che gli dà soddisfazione e, per ottenerlo, gli è sufficiente solo la tecnica di base OWD che gli consente con bassissimi rischi di prenderla "alla leggera" e sicuramente di divertirsi . Ma oltre questo tipo di subacquea ci sono altri traguardi che necessitano lo studio di ulteriori tecniche/metodologie che danno sempre meno spazio al “prenderla alla leggera" e che impongono la necessità (e la capacità effettiva) di fare e di rispettare un preciso piano di immersione . A questo punto e solo a questo punto il subacqueo si può definire "Tek”, anche se, a mio parere, il vero aggettivo da utilizzare sarebbe subacqueo “avanzato” o subacqueo “autonomo”… che mi pare renda di più l’idea.
Che ne pensate? Coraggio… Sparate pure adesso!! :)

Ok per l'ultimo post di Marcello, posso dire che in linea di massima la spiegazione tra ricreativa e tecnica possa andare bene, insisto a riflettere sulla mia affermazione ripresa da Marcello" il vero aggettivo da utilizzare sarebbe subacqueo “avanzato” o subacqueo “autonomo”… invece che tecnico ma credo che per questo tread possa bastare

d'accordo anche per me per il termine "avanzato" e "autonomo".
credo che sia l'aggettivo più consono.