Immersione di fine anno
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Immersione di fine anno
Beh normalmente il 31 dicembre lavoro. Ma quest’anno avevo deciso di salutare l’anno con un immersione di gruppo con bevuta subacquea con i soliti amici.
Ed invece ci siamo ritrovati in 3, io Patrizia e Alberto.
Appuntamento alle 10.30 al Deep Inside e partenza barca alle 11.00.
Siamo pochi in barca, le previsioni non erano delle migliori, ma l’assenza di molti è derivata dai malanni di stagione.
Onda lunga, molto lunga ed acqua verde saranno i nostri compagni d’immersione.
Nel retino abbiamo preparato le bottiglie del brindisi, dobbiamo solo pensare a dove aprirle….sarà meglio sul fondo oppure in deco, o forse prima di risalire vicino alla cima di risalita?
In acqua decideremo.
Saltiamo in acqua, prima Patrizia poi Alberto ed io da ultimo, ci facciamo passare le decompressive, la macchina fotografica e ovviamente il retino con le bocce.
Scendiamo dalla cima, la visibilità appare subito peggiore di quello che mi aspettavo, vicino all’ancora decidiamo di legare il retino.
Decido di sagolarmi, non vorrei perdere lo scopo dell’immersione, e fatto l’ok ai miei compagni inizio a svolgere la sagola dal reel.
Sotto i 30 metri la visibilità è praticamente nulla, allontanarsi dalla sagola significa perdersi.
I minuti scorrono e la sagola finisce, si rientra; nell’esplorazione della parete incontriamo alcune aragoste un paio di nudibranchi ed uno scorfano, malgrado il nero assoluto la parete è ricca di colori, ovvio disponendo dell’illuminazione delle torce,ma la bellezza dei coralli e delle spugne è incredibile.
Ci avviciniamo alla cima di risalita con un sacco d’aria ancora nelle bombole di fondo…perché riportarla in barca……nuova rotta e via.
Sulla parte più esterna della parete il moto ondoso si fa sentire oltre i 20 metri, una bella risacca, le gorgonie vibrano come in preda ad un ritmo frenetico di ballo, però.
Segnalo il rientro, giro dopo giro riavvolgo la sagola; siamo al retino.
Lo apro e sfilo la prima boccia passandola a Patrizia,. Alberto inizia il collage fotografico.
Però la capsula non si apre, un operazione tanto banale fuori può divenire complessa in immersione, ma Patrizia non demorde, si sfila l’erogatore di bocca e con i denti intacca la stagnola.
Ripassa all’erogatore e con un tonfo sordo la bottiglia si apre, il tutto ripreso dagli scatti di Alberto che deve faticare non poco per riuscire a stare in assetto con quella risacca.
Finita la bevuta la obbligo a risalire.
Ed ecco il mio turno, appoggio il retino che contiene la boccia vuota ed imitando Patrizia elimino la stagnola dalla bottiglia.
Aspetto che Alberto mi segnali che è pronto a scattare…….booom anche la mia boccia si apre….. buon 2012 .
Bevo e passo la bottiglia ad Alberto che se la scola senza tanti complimenti, rimetto la seconda boccia ormai vuota nel retino e ci prepariamo alla risalita.
Porca vacca niente più cima di risalita non ci abbiamo pensato.
Passiamo al nitrox, dedichiamo qualche minuto alla ricerca della cima ma invano.
Il segnale di risalita, andiamo in libera.
Sui 12 metri passo il retino ad Alberto, sfilo il pallone e lo lancio verso la superficie.
Cerco di vedere la traiettoria ma dopo un attimo sembra che sia stato lanciato nel nulla.
Terminato gli obblighi decompressivi riemergiamo, il bravo Marco era già nelle nostre vicinanze, risaliamo in barca, scherziamo……la bevuta ci ha ubriacato al tal punto da non ritrovare la cima….questa è la vera ebbrezza da profondità.
Arrivati a terra solita routine, smontaggio rimessaggio saluti e via a preparasi per il veglione.
Ma domani è il primo , ho deciso scooter e decompressive voglio iniziare alla grande, sarà la prima immersione dell’anno.
Ed invece ci siamo ritrovati in 3, io Patrizia e Alberto.
Appuntamento alle 10.30 al Deep Inside e partenza barca alle 11.00.
Siamo pochi in barca, le previsioni non erano delle migliori, ma l’assenza di molti è derivata dai malanni di stagione.
Onda lunga, molto lunga ed acqua verde saranno i nostri compagni d’immersione.
Nel retino abbiamo preparato le bottiglie del brindisi, dobbiamo solo pensare a dove aprirle….sarà meglio sul fondo oppure in deco, o forse prima di risalire vicino alla cima di risalita?
In acqua decideremo.
Saltiamo in acqua, prima Patrizia poi Alberto ed io da ultimo, ci facciamo passare le decompressive, la macchina fotografica e ovviamente il retino con le bocce.
Scendiamo dalla cima, la visibilità appare subito peggiore di quello che mi aspettavo, vicino all’ancora decidiamo di legare il retino.
Decido di sagolarmi, non vorrei perdere lo scopo dell’immersione, e fatto l’ok ai miei compagni inizio a svolgere la sagola dal reel.
Sotto i 30 metri la visibilità è praticamente nulla, allontanarsi dalla sagola significa perdersi.
I minuti scorrono e la sagola finisce, si rientra; nell’esplorazione della parete incontriamo alcune aragoste un paio di nudibranchi ed uno scorfano, malgrado il nero assoluto la parete è ricca di colori, ovvio disponendo dell’illuminazione delle torce,ma la bellezza dei coralli e delle spugne è incredibile.
Ci avviciniamo alla cima di risalita con un sacco d’aria ancora nelle bombole di fondo…perché riportarla in barca……nuova rotta e via.
Sulla parte più esterna della parete il moto ondoso si fa sentire oltre i 20 metri, una bella risacca, le gorgonie vibrano come in preda ad un ritmo frenetico di ballo, però.
Segnalo il rientro, giro dopo giro riavvolgo la sagola; siamo al retino.
Lo apro e sfilo la prima boccia passandola a Patrizia,. Alberto inizia il collage fotografico.
Però la capsula non si apre, un operazione tanto banale fuori può divenire complessa in immersione, ma Patrizia non demorde, si sfila l’erogatore di bocca e con i denti intacca la stagnola.
Ripassa all’erogatore e con un tonfo sordo la bottiglia si apre, il tutto ripreso dagli scatti di Alberto che deve faticare non poco per riuscire a stare in assetto con quella risacca.
Finita la bevuta la obbligo a risalire.
Ed ecco il mio turno, appoggio il retino che contiene la boccia vuota ed imitando Patrizia elimino la stagnola dalla bottiglia.
Aspetto che Alberto mi segnali che è pronto a scattare…….booom anche la mia boccia si apre….. buon 2012 .
Bevo e passo la bottiglia ad Alberto che se la scola senza tanti complimenti, rimetto la seconda boccia ormai vuota nel retino e ci prepariamo alla risalita.
Porca vacca niente più cima di risalita non ci abbiamo pensato.
Passiamo al nitrox, dedichiamo qualche minuto alla ricerca della cima ma invano.
Il segnale di risalita, andiamo in libera.
Sui 12 metri passo il retino ad Alberto, sfilo il pallone e lo lancio verso la superficie.
Cerco di vedere la traiettoria ma dopo un attimo sembra che sia stato lanciato nel nulla.
Terminato gli obblighi decompressivi riemergiamo, il bravo Marco era già nelle nostre vicinanze, risaliamo in barca, scherziamo……la bevuta ci ha ubriacato al tal punto da non ritrovare la cima….questa è la vera ebbrezza da profondità.
Arrivati a terra solita routine, smontaggio rimessaggio saluti e via a preparasi per il veglione.
Ma domani è il primo , ho deciso scooter e decompressive voglio iniziare alla grande, sarà la prima immersione dell’anno.
Re: Immersione di fine anno
Penso sarebbe stato meglio lavorare e non solo per la visibilità ihihihih!!!!!!!! Per quanto riguarda lo smarrimento durante il brindisi, purtroppo io non ero li altrimenti... ahahahahah!!!!!!!
Re: Immersione di fine anno
Oh Venta, se c'eri ci toccava portare altre 3 bocce.....e per aprirle sai dove s'usciva.....in Gorgona
Marcello, il primo ero in acqua con due cartelli uno in carta con scritto 2011 e l'altro con scritto 2012 plastificato, ho ripreso lo sfaldamento della carta con la telecamera......uno spettacolo sembrava una dissolvenza
Marcello, il primo ero in acqua con due cartelli uno in carta con scritto 2011 e l'altro con scritto 2012 plastificato, ho ripreso lo sfaldamento della carta con la telecamera......uno spettacolo sembrava una dissolvenza
Re: Immersione di fine anno
Hai ragione forse andavamo non in Capraia ma direttamente in Corsica ihihihih!!!!!!!!!! ma se eri sagolato all' ancora, o si strappa la sagola altrimenti con il mio mitico reel clippato al gav dove volevi andare?
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