Tutto fa scuola!

[color:3be0=darkblue]Spartaco e il suo "mitico" compagno[/color]
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Il ripasso della lezione
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Adriano, il Sindaco
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Deco con interrogazione
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L'obbiettivo dell’immersione di oggi è un relitto, immersione già fatta altre volte ma in questa occasione cercherò di fare un po’ di foto. La partenza con la barca è fissata alle 9. Appena arrivato comincio il rituale del montaggio del bi-bombola delle 2 stage e la preparazione del materiale rimanente che metto nella sacca.. maremma manca il computer, deve essere rimasto accanto al Pc quando ho scaricato i profili delle immersioni, impreco. Pazienza farò con orologio e profondimetro ( più scomodo e pazienza per la ridondanza , tanto ho Adriano come compagno, di lui mi fido). Patrizia che mi è vicino mi sente e mi chiede cosa succede, le dico che sono senza computer, dopo pochi minuti si presenta il titolare del diving con un computer, ha sentito anche lui e ha provveduto. Grazie!!
E’ passato solo qualche minuto che Spartaco mi chiede se ho un paio di calzini in più, purtroppo no. Per la ridondanza dei calzini ci vuole il mitico Venta!
Arriva Adriano, che velocemente procura i calzini al boss (queste cose fanno guadagnare punti preziosi!!!). Ora rimane solo Adriano a montare e, chiaramente, la presa di giro, doverosa, ha inizio.

Il titolare del diving ci dice che la boa che indicava il punto di immersione è stata tolta, troveremo il punto di immersione con il GPS e l'ecoscandaglio, il relitto è su un fondale fangoso a circa 60 metri.
Dopo poco siamo pronti , partiamo. In barca siamo in 7, 2 non sub, il titolare del diving, la persona che farà da assistenza in barca, io , il mio compagno Adriano, Spartaco e il suo compagno: lo scooter! Viaggiamo comodi non c'è dubbio e il mare sarebbe perfetto se non fosse per il traffico di barche. Ci rendiamo conto che viaggiare in mare fuori stagione è davvero molto meglio. Arriviamo nei pressi del punto di immersione, iniziamo la ricerca, passano pochi minuti e si sente una sequenza di imprecazioni : l'ecoscandaglio che fino a poco prima funzionava ha deciso di entrare in sciopero! Spengi, riaccendi, sfila il connettore della sonda, muovi la sonda, niente da fare. Ci affidiamo al Gps ma c'è un pò di scarroccio, l'ancoraggio è profondo, sarà critico speriamo bene. Si comincia a sentire il caldo, ma arriva il momento agognato, si entra in acqua. Il titolare del diving scenderà per conto suo a predisporre per una nuova boa. La discesa andrà fatta sulla cima dell'ancora. Stiamo facendo il controllo in superficie delle attrezzature, Spartaco ha un problema con la maschera. Risolto in pochi minuti iniziamo la discesa, c'è una buona visibilità, bene!
Intorno ai 20 metri arriva una botta di freddo, che invenzione la muta stagna! Continuiamo la discesa, 30, 40, 50 metri la visibilità peggiora e del relitto nessuna traccia. Il fondale intorno ai 60 metri è fangoso e basta poco per alzare sedimento, mi alzo di qualche metro. Adriano resta a smanettare sul fondo, cosa sta facendo? Mi avvicino, ha tra le mani coltello e computer, gli chiedo se tutto è OK e mi fa vedere il computer: è spento!!!!!! Mi fa capire che continuerà l’immersione con profondimetro e orologio, possiamo continuare, comunque siamo insieme! Spartaco gira con lo scooter ma anche le sue ricerche sono vane, ad un certo punto ci fa segno di avvicinarsi, che abbia trovato il relitto? Nemmeno a parlarne, ha trovato una vecchia ancora di circa 1.5 metri, che in quella piana di fango è diventata la casa di varie forme di vita. Spettacolo!! Peccato che ci sia un pò di sospensione, niente foto! Chissà a quando risale?
Continuiamo la ricerca, sono passati circa 15 minuti ad una profondità tra i 50 e i 60 metri, decidiamo che è il momento di interrompere l'immersione. Ritorniamo alla cima dell'ancora e iniziamo la risalita. Arrivati alla tappa dei 21 metri , dopo i deep-stop necessari, Spartaco suggerisce di cambiare profilo decompressivo, adottiamo un Fibonacci utilizzando solo nitrox 50 come gas decompressivo , cambiare ci farà perdere qualche minuto di deco. Approfitto per fare qualche foto. I minuti passano,la deco ormai è alla fine. Sentiamo i rumori di barche che passano vicine, non è simpatico! Il primo ad emergere è Spartaco e a ruota io e Adriano risaliamo sulla barca. Ci stiamo spogliando e noto che non c'è più l'ecoscandaglio, chiedo se lo hanno fatto funzionare... l'assistente in barca mi guarda, mi sorride, indica il titolare del diving e a bassa voce mi dice che risalito in barca, imprecando per non aver trovato il relitto, dopo spogliato , ha guardato lo strumento e lo ha fisicamente "fatto volare" fuori bordo ! Mi viene voglia di prenderlo un po’ in giro, ma pensandoci bene è meglio di no, rischierei di fare la fine dell'ecoscandaglio. Iniziamo a rilassarci, Spartaco ci fa notare che era meglio se utilizzavamo il reel per staccarsi dall'ancora. Squilla il cellulare del diving, dopo poco ci viene chiesto se abbiamo problemi se aiutiamo a rientrare un'imbarcazione rimasta ferma, figurati. Il mare è leggermente increspato, e tira una leggera brezza, situazione godereccia!!. Arriviamo alla barca in panne e iniziamo il traino.
Dopo un po’ arriviamo a destinazione, riuscendo a portare la barca in avaria fino all'ormeggio, complimenti al comandante! Malgrado il mancato relitto la giornata è stata piacevole e ho avuto un paio di lezioni di ripasso:
1) La ridondanza delle attrezzature, inizialmente io ero senza computer (anche se avevo orologio e profondimetro come ridondanza), mi potevo affidare a quello del mio compagno e guarda caso anche il suo si è spento appena siamo arrivati sul fondo!
2) Il reel non basta averlo in tasca, va anche usato! Se perdevamo l'ancora , avremmo dovuto fare la risalita in libera e solo il pallone come segnalazione non era una buona "assicurazione" con il traffico di barche della giornata.
3) Nell’attrezzatura il controllo va fatto anche alla macchina fotografica, visto che non avevo montato il diffusore per il flash.
4) Forse è il caso di portarsi dietro un amuleto, magari una zampetta di “lepre di mare”, non ci credo ma non si sa mai!!
E pensare questa giornata, che poteva sembrare sprecata, alla fine si è rivelata molto utile per fare un po’ di ripasso, che non guasta mai!!!

ragazzi portatevi sempre dietro qualcosa in più parola del venta!

oh quando l'hai fatte le foto?
manco me ne ero accorto, lezione 1: mai staccarsi dal pedagno senza prima sagolarsi in quelle condizioni
2: in acqua non ci vuole niente che non possa essere utilizzato, quindi ok per il minimalismo però occhio a non esagerare
3: io con compagni come voi mi diverto sempre e tutto fà esperienza
4: non sarà per caso che qualcuno porta iella?

A proposito di ancora, quella era di piombo, roba molto vecchia ma non antica, fra le forme di vita presenti c'erano: uova di calamaro in quantità, le marre erano ricoperte di astrospartus, alcune spugne e casagnole.......non male per trovarsi in un deserto fangoso........ovviamente illuminandola acquistava un fascino mistico

Ebbravo Alberto!sono la riflessione e la saggezza che fanno grandi le persone! purtroppo capita di fare delle "fangate" come vi è accaduto questa volta a voi(se ricordi bene circa due anni fà per colpe che non si danno a nessuno,padellammo un relitto,non ricordo quale e ci facemmo oltretutto 20 minuti di deco!!)
però questa storia ha un pò del clamoroso in effetti...una serie interminabili di strane concidenze di " dimenticanze,miste ad errori con l'aggiunta di piccoli incidenti,accompagnate da un traino......."
secondo me è andata meglio così ...non è successo nulla a nessuno,avete aiutato una persona in difficoltà e sopratutto vi siete rimessi in discussione...con affetto Patrizia P.S. ma a Adriano la Bettolina và portata su per fargliela vedere??? mah meditate gente ..meditate!!!

a me se me la portate a sesto la bettolina son + contento :king: cosi mi risparmio il viaggio e non scasso altri componenti della attrezzatura

cmq complimenti al simonti...xche con la sua nuova isotta ci da delle cenciate a tutti.... grandi foto...bavo albe.. :king:


un abbraccio a tutti voi dal vs. affezionato sindaco .

:drunken: