U.T.R.......................

Ancora una volta ,posso esprimere che la nostra scuola diviene una sorta di grande tranquillità nonche coscenziosa consapevolezza che immergersi ,richiede per prima cosa :ragionevolezza nonchè saggezza e grande umiltà...
la priorità si ha nella completezza dei corsi... molto approfonditi e coscenziosi che concedono al subacqueo una certa amministrazione dei tempi e dei modi.... :queen:
La Decompressione diviene piano piano parte integrante dell'immersione stessa!..in effetti se riflettiamo bene anche non uscendo"fuori curva" il metodo U.T.R. è attento e coscenzioso e le soste di sicurezza divengono un tranquillo e rilassante Stop per godersi anche la risalita
la Deco a memoria poi non è un turbine di incertezze e cavolate a sproposito!!! :affraid: il nostro computer,non è in grado in assoluto di accompagnarci per tutta l'immersione,nel senso logico...gli imprevisti possono accadere ed essere solleciti di intervento....perciò credo che vivere l'immersione con gli occhi puntati sul nostro computer...sia un errore anzi credo sia diventato un'atto terroristico...
in quanto al problema narcosi...beh credo che ci sarebbe da scrivere un libro...l'aria come fonte di vita sulla terra andrebbe veramente ridotta in percentuale ed arricchita di elio ed ossigeno parlando di immersione... :drunken:
poi è cmq la coscenza umana che amalgama il resto...io personalmente ammetto di aver subito varie volte questa silenziosa e subdola sensazione....conosco subacquei che tutt'oggi non credono nè pensono di aver mai provato la pesantezza dell'azoto nelle immersioni fonde o nei lunghi tempi di permanenza(bastano anche 30 metri) purtroppo ho veduto con i miei occhi che la narcosi si può protrarre anche a basse quote(dopo aver effettuato sconsiderevoli immersioni profonde)...e persone che in 5 metri di mare si sono ritrovate a girare uno scoglio pensandolo tale,ed invece si trattava di una piccola isola...e che continuano imperterrite ad asserire che immergersi con l'aria sia stato ed è ancora una forza costruttrice...nel senso che ogni sub deve provare ..e riprovare...ma io mi domando: anzi mi chiedo perchè tanta stupidà???? anche io come tutti i sub di vecchia data abbiamo fatto immersioni fonde in aria,un picchio a 70 metri,un'altro a 80...per poi risalire di corsa verso la superficie....cosa abbiamo visto??? ci siamo goduti in effetti la nostra immersione?? NO!! è soltanto per il gusto di far sentire gli altri(i saggi) dei dementi perchè si attengono metro + metro - nei parametri dai loro brevetti consentiti...per questo credo che la nostra didattica sia veramente eccellente,perchè offre la possibilità di permanere sul fondo (qualsiasi essa sia) godendosi l'immersione ed avendo la facoltà di ragionare,cioè pianificare nel suo intero complesso il meraviglioso viaggio nel blu,con la consapevolezza di poter gestire l'immersione ragionando sui tempi di decompressione (ovviamente nei parametri personali)..con la giusta ridondanza composta di gas e miscele,il TEAM,e....la gestione di poter intervenire nelle emergenze!!! il computer??? un grande alleato....ma .....evasivo e incloncludente nei casi in cui si abbiano dei problemi

ciao Patry,
devo dire che sono perfettamente d'accordo con quanto asserisci.
tu sai che provengo da una subacquea dove esisteva solo l'orologio e il profondimetro. ancora non era stato inventato il gav!
ho percorso la strada del progresso con curosità, con la voglia di conoscere sempre più ciò che veniva messo a disposizione del sub "moderno".
poi c'è stato un periodo in cui mi sentivo "a posto così", cioè credevo di aver provato un pò tutte le emozioni e le filosofie e di aver trovato un "assetto" stabile.
povero immaturo e superbo sergio...
è stato per il lupetto, che mi ha fatto conoscere la subway, che mi sono rimesso in gioco.
ho avuto la fortuna di provare nuove tecniche, punti di vista, sistemi decompressivi diversi.
ed ecco che Spartaco, con grande pazienza, mi ha fatto amare sempre più la filosofia utr, che non è semplicemente il sistema mnemonico, ma tutto un modo nuovo e sicuro di scendere in acqua.
infatti, se all'inizio ero prudente con la deco a memoria, ora devo dire che ne sono letteralmente affascinato. metto il computer solo come oggetto di sicurezza, (la ridondanza non è mai sbagliata), ma sono convinto sempre più delle relazioni matematiche e della sicurezza di un sistema plastico che è individuale, ormai provato, e si adatta ad ogni esigenza di immersione, faticosa o rilassante che sia.
si cara Patry una lode a chi ha fatto tanta fatica per mettere su un sistema innovativo e che rende sicuramente più sicura (e quindi più piacevole) il nostro tuffo quotidiano.