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Messaggio Da patry Lun Giu 22, 2009 2:59 pm

[img]http://www.2000sub.org/img/articoli/nasim/nasim-a2.jpg[/img][img]http://www.2000sub.org/img/articoli/nasim/nasim-a1.jpg[/img][img(359px,208px)]http://www.2000sub.org/img/articoli/nasim/nasim.jpg[/img] Il [b]Nasim II[/b], costruito alla fine degli anni '50 in Inghilterra, era una nave mercantile di oltre 70 metri di lunghezza, battente bandiera panamense. Alle 11:30 dell'11 febbraio 1976 mollò gli ormeggi dal porto di Livorno, diretto ad Alessandria d'Egitto con un carico di 49 automobili (12 Fiat, 35 Peugeot e 2 Mercedes), 16 rimorchi e 3 carrelli elevatori destinati al mercato nordafricano.
Ma giunta all'altezza dell'[b]isola di Giannutri nell'Arcipelago Toscano[/b], alle 4:30 del 12 febbraio la nave, spinta da un forte vento di libeccio, e in mezzo a una fitta pioggia che rendeva quasi nulla la visibilità, cozzò contro gli scogli di [b]Punta Pennello[/b], al largo del porticciolo di [b]Cala Maestra[/b]. Il Nasim colò a picco in pochi istanti, e si adagiò poi con la murata di sinistra sul fondo a circa 60 metri di profondità, dopo aver disperso nella sua discesa le 23 automobili che si trovavano sul ponte.
Fortunatamente tutti i 17 membri dell'equipaggio si salvarono e non ci furono vittime. Il "parcheggio"
Un'alternativa all'immersione del relitto della nave, che oltre a consentirci di raggiungere quote minori, è molto meno difficoltosa anche da un punto di vista tecnico e organizzativo, è quella sulle [b]macchine[/b] che si sono sparpagliate sul fondo durante l'affondamento. Pur essendo meno impegnativa, non è comunque da sottovalutare, e potrà assere affrontata da subacquei con la necessaria preparazione per immersioni a -40 mt.
Si può gettare l'ancora direttamente sul fondale di posidonie a circa 30 metri, per scendere in acqua seguendo il limite tra il fondale sabbioso della cala e la parete di posidonie. Tenendo l'area sabbiosa alla nostra destra, sull'altro lato vedremo un ciglio: seguendolo, troveremo i rottami della prima auto, in bilico sulla scarpata a 33 metri di profondità; poco più avanti, a -36 metri, troveremo la seconda. Sporgendosi al disotto di essa, ci apparirà una fila di automobili disposte su un fondo di sabbia bianca a -45 metri, il cosiddetto "[b]parcheggio[/b]".
Dato che il fondale è leggermente inclinato verso il largo, suggeriamo di tener sempre d'occhio la propria strumentazione, perchè, passando da una vettura all'altra, ci si potrebbe trovare a raggiungere una quota troppo profonda rispetto alle previsioni. Volendo, si potrà proseguire ancora per un tratto, fino ad avvistare l'enorme prua del relitto, squarciata dalla collisione con gli scogli.
se andate sul sito
[url=http://www.zillo.it/foto/scuba/videos/slides/ZZS_081117macchinenasim.html#picttop]http://www.zillo.it/foto/scuba/videos/slides/ZZS_081117macchinenasim.html#picttop[/url]
potete vedere il video delle riprese.... sorridi consigliatissimo e consigliati anche gli altri video...sempre sul Nasim..e sulle immersioni che anche noi abbiamo effettuato o comunque effettueremo!! complimenti al Team che ha effettuato l'immersione ,alle riprese nonchè all'argentario Divers...bravi!!!!!
patry
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