Il Bolzaneto....
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Il Bolzaneto....
[img]http://www.portofinodivers.com/system/html/bolzaneto2-db42f09b.jpg[/img] [img]http://www.portofinodivers.com/system/html/bolzaneto-6c377f2d.jpg[/img] Piroscafo da carico armato di nazionalità italiana varato nel 1918 apparteneva alla Società Ilva di Genova. Il 29 Giugno 1943, durante la seconda Guerra Mondiale, mentre era in navigazione da Apuania (Marina di Carrara) diretto a Genova con un carico di "pani" di ghisa imbarcati il giorno prima nello stabilimento Ilva di Portoferraio, fu colpito e affondato al largo di Bonassola, da due siluri del sommergibile britannico Sportsman classe "S". Undici membri dell'equipaggio vi persero la vita e nove furono i superstiti, compreso il comandante tal Giuseppe Mazzei.
Il relitto giace spezzato in due tronconi ad una profondità di circa 55 metri.
La parte di poppa è insabbiata a livello delle stive e sollevata di diversi metri all'estremità, assumendo una posizione obliqua rispetto al fondale che permette di ammirare la grande elica e l'intera pala del timone.
Qui sulla coperta troneggia il cannone a canna singola e si distingue il classico sistema con le catene per il comando del timone. Questa parte permette una facile penetrazione grazie al cedimento dalle parti il legno del ponte, percorrendo l'ampio locale sotto il cannone si scorgono i proiettili e numerosi utensili, probabilmente l'officina di bordo.
La parte centrale è parzialmente ricoperta da una fitta rete che lascia intravedere la sagoma del fumaiolo tronco e delle vicine maniche a vento, lateralmente si aprono due stive minori attraverso le quali è possibile accedere alla sala macchine penetrando ambienti angusti, poco più in là si scorgono le cucine e gli altri locali adiacenti. Procedendo più in profondità la nave incomincia a sprofondare nel fango ... da qualche parte poco più avanti dovrebbe riaffiorare il troncone di prua, ne conosciamo la posizione ma non abbiamo avuto ancora occasione di esplorarlo.
La vita bentonica tra le lamiere non è particolarmente ricca, nella stiva vivono grosse aragoste, astici e gronghi; il cannone e il contorno dello scafo è decorato da coloratissimi anemoni gioiello. La rete che drappeggia tutto il ponte serve da appiglio ad innumerevoli nudibranchi e granchi facchini che si lasciano cullare dalle correnti, sopra immensi branchi di pesciolini lottano costantemente per la sopravvivenza contro i più grandi predatori.
Il relitto giace spezzato in due tronconi ad una profondità di circa 55 metri.
La parte di poppa è insabbiata a livello delle stive e sollevata di diversi metri all'estremità, assumendo una posizione obliqua rispetto al fondale che permette di ammirare la grande elica e l'intera pala del timone.
Qui sulla coperta troneggia il cannone a canna singola e si distingue il classico sistema con le catene per il comando del timone. Questa parte permette una facile penetrazione grazie al cedimento dalle parti il legno del ponte, percorrendo l'ampio locale sotto il cannone si scorgono i proiettili e numerosi utensili, probabilmente l'officina di bordo.
La parte centrale è parzialmente ricoperta da una fitta rete che lascia intravedere la sagoma del fumaiolo tronco e delle vicine maniche a vento, lateralmente si aprono due stive minori attraverso le quali è possibile accedere alla sala macchine penetrando ambienti angusti, poco più in là si scorgono le cucine e gli altri locali adiacenti. Procedendo più in profondità la nave incomincia a sprofondare nel fango ... da qualche parte poco più avanti dovrebbe riaffiorare il troncone di prua, ne conosciamo la posizione ma non abbiamo avuto ancora occasione di esplorarlo.
La vita bentonica tra le lamiere non è particolarmente ricca, nella stiva vivono grosse aragoste, astici e gronghi; il cannone e il contorno dello scafo è decorato da coloratissimi anemoni gioiello. La rete che drappeggia tutto il ponte serve da appiglio ad innumerevoli nudibranchi e granchi facchini che si lasciano cullare dalle correnti, sopra immensi branchi di pesciolini lottano costantemente per la sopravvivenza contro i più grandi predatori.
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