ANSIA E IMMERSIONE 4 E ULTIMO
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ANSIA E IMMERSIONE 4 E ULTIMO
ANSIA E IMMERSIONE 4
esistono alcune tecniche , più o meno semplici, che è possibile mettere in atto per prevenire i disturbi d'ansia o peggio, gli attacchi di panico.
TECNICHE DI DESENSIBILIZZAZIONE SISTEMICA
si aiuta il soggetto a rilassarsi e, gradualmente, si porta ad affrontare la situazione o gli oggetti temuti.
Si basa su una tecnica da fare “a priori”.
Ad ogni stimolo corrisponde una risposta. Si cerca di neutralizzare la paura ( lo stimolo ansiogeno)
per non incorrere nella risposta ansiosa.
p. es. l'immersione notturna. Il sub ha timore, paura di entrare in acqua al buio.
Una tecnica può essere quella di cercare di immaginarsi e pensare a tutte le fasi pre immersione (vestizione, check ecc...) per distogliere la mente dal resto dei pensieri.
TECNICHE IMPLOSIVE
con questa tecnica si tende a sovraccaricare l'allievo di stimoli ansiogeni (togliere la maschera improvvisamente, sganciare la cintura della zavorra, chiudere l'aria...) o prospettargli possibili scenari negativi, tanto da far abituare il soggetto a situazioni di stress che potrebbero capitare in immersione.
TECNICHE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI
qui si cerca di enfatizzare la riorganizzazione dei pensieri, percezioni, atteggiamenti e comportamenti ansiogeni per il soggetto.
Sono tecniche messe in atto dagli specialisti con domande del tipo: qual'è la cosa peggiore che potrebbe accadere se la maschera si allaga?
Le risposte tecniche in queste fasi sono quelle di fermare il pensiero con l'applicazione di un semplice elastico al polso( consiglio dato anche dal DAN).
Cioè quando un pensiero preoccupante inizia ad entrare nella mente si fa schioccare l'elastico, tanto da distogliere il pensiero ansiogeno e riprendere il controllo di se sessi.
TECNICA FERMARSI-RESPIRARE (o RIPOSARE)-PENSARE-AGIRE
è una delle tecniche più utilizzate ed insegnate nella disciplina subacquea. Viene finalizzata per far prendere coscienza al subacqueo dell'insorgenza di una crisi ansiosa e quindi fare in modo di riprendere dei propri pensieri e delle proprie azioni.
Dicevamo all'inizio che la risposta ad una crisi di ansia è quella di scappare , tornare quindi in superficie più velocemente possibile.
Allo scatenarsi del problema verrebbe d'istinto il fatto di iniziare a pinneggiare verso la superficie il più velocemente possibile, con la risultante di una possibile MDD o sovradistensione polmonare ecc..
ecco che le regole F.R.P.A. Vengono utilissime.
FERMARSI e capire cosa è successo , prendere coscienza del problema.
RESPIRARE (o RIPOSARE) : questo è il problema ma ora devo sopravvivere, quindi cerco di respirare.
PENSARE : trovare la soluzione al problema, eventualmente mettere in atto le regole di risalita d'emergenza ripassandole mentalmente.
AGIRE : per risolvere la situazione.
Quindi possiamo solo aggiungere di fare più possibile pratica e addestramento, tentando di far si che la risposta ad una situazione di ansia diventi quanto più possibile automatica e razionale.
Le varie manovre di svuotamento maschera o, se presente, di cambio maschera a tutte le profondità, il cambio dell'erogatore, la perdita della zavorre, la rottura di una pinna ecc..., dovranno di tanto in tanto essere ripetute dai subacquei.
Da tener presente la consapevolezza del proprio stato emotivo pre immersione, situazioni generali o personali di stress che potranno talvolta anche portarci ad abortire l'immersione, proprio per non trovarci di fronte a situazioni spiacevoli a cui non riusciamo a reagire freddamente.
Non immergersi oltre i propri limiti, oltre il proprio addestramento, non forzare il fisico se non si è pienamente in forma.
La pianificazione dell'immersione è uno strumento di sicurezza da sfruttare al massimo ma il momentaneo deficit fisico o psichico devono essere tenuti sempre di conto prima di ogni tuffo.
Quindi conoscersi, sentirsi, rilassarsi e prevenire.
Addestrarsi...addestrarsi....addestrarsi.
FINE
esistono alcune tecniche , più o meno semplici, che è possibile mettere in atto per prevenire i disturbi d'ansia o peggio, gli attacchi di panico.
TECNICHE DI DESENSIBILIZZAZIONE SISTEMICA
si aiuta il soggetto a rilassarsi e, gradualmente, si porta ad affrontare la situazione o gli oggetti temuti.
Si basa su una tecnica da fare “a priori”.
Ad ogni stimolo corrisponde una risposta. Si cerca di neutralizzare la paura ( lo stimolo ansiogeno)
per non incorrere nella risposta ansiosa.
p. es. l'immersione notturna. Il sub ha timore, paura di entrare in acqua al buio.
Una tecnica può essere quella di cercare di immaginarsi e pensare a tutte le fasi pre immersione (vestizione, check ecc...) per distogliere la mente dal resto dei pensieri.
TECNICHE IMPLOSIVE
con questa tecnica si tende a sovraccaricare l'allievo di stimoli ansiogeni (togliere la maschera improvvisamente, sganciare la cintura della zavorra, chiudere l'aria...) o prospettargli possibili scenari negativi, tanto da far abituare il soggetto a situazioni di stress che potrebbero capitare in immersione.
TECNICHE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI
qui si cerca di enfatizzare la riorganizzazione dei pensieri, percezioni, atteggiamenti e comportamenti ansiogeni per il soggetto.
Sono tecniche messe in atto dagli specialisti con domande del tipo: qual'è la cosa peggiore che potrebbe accadere se la maschera si allaga?
Le risposte tecniche in queste fasi sono quelle di fermare il pensiero con l'applicazione di un semplice elastico al polso( consiglio dato anche dal DAN).
Cioè quando un pensiero preoccupante inizia ad entrare nella mente si fa schioccare l'elastico, tanto da distogliere il pensiero ansiogeno e riprendere il controllo di se sessi.
TECNICA FERMARSI-RESPIRARE (o RIPOSARE)-PENSARE-AGIRE
è una delle tecniche più utilizzate ed insegnate nella disciplina subacquea. Viene finalizzata per far prendere coscienza al subacqueo dell'insorgenza di una crisi ansiosa e quindi fare in modo di riprendere dei propri pensieri e delle proprie azioni.
Dicevamo all'inizio che la risposta ad una crisi di ansia è quella di scappare , tornare quindi in superficie più velocemente possibile.
Allo scatenarsi del problema verrebbe d'istinto il fatto di iniziare a pinneggiare verso la superficie il più velocemente possibile, con la risultante di una possibile MDD o sovradistensione polmonare ecc..
ecco che le regole F.R.P.A. Vengono utilissime.
FERMARSI e capire cosa è successo , prendere coscienza del problema.
RESPIRARE (o RIPOSARE) : questo è il problema ma ora devo sopravvivere, quindi cerco di respirare.
PENSARE : trovare la soluzione al problema, eventualmente mettere in atto le regole di risalita d'emergenza ripassandole mentalmente.
AGIRE : per risolvere la situazione.
Quindi possiamo solo aggiungere di fare più possibile pratica e addestramento, tentando di far si che la risposta ad una situazione di ansia diventi quanto più possibile automatica e razionale.
Le varie manovre di svuotamento maschera o, se presente, di cambio maschera a tutte le profondità, il cambio dell'erogatore, la perdita della zavorre, la rottura di una pinna ecc..., dovranno di tanto in tanto essere ripetute dai subacquei.
Da tener presente la consapevolezza del proprio stato emotivo pre immersione, situazioni generali o personali di stress che potranno talvolta anche portarci ad abortire l'immersione, proprio per non trovarci di fronte a situazioni spiacevoli a cui non riusciamo a reagire freddamente.
Non immergersi oltre i propri limiti, oltre il proprio addestramento, non forzare il fisico se non si è pienamente in forma.
La pianificazione dell'immersione è uno strumento di sicurezza da sfruttare al massimo ma il momentaneo deficit fisico o psichico devono essere tenuti sempre di conto prima di ogni tuffo.
Quindi conoscersi, sentirsi, rilassarsi e prevenire.
Addestrarsi...addestrarsi....addestrarsi.
FINE
sise- Numero di messaggi : 383
Età : 60
Località : MARE
Data d'iscrizione : 09.12.08
Re: ANSIA E IMMERSIONE 4 E ULTIMO
TECNICHE IMPLOSIVE
con questa tecnica si tende a sovraccaricare l'allievo di stimoli ansiogeni (togliere la maschera improvvisamente, sganciare la cintura della zavorra, chiudere l'aria...) o prospettargli possibili scenari negativi, tanto da far abituare il soggetto a situazioni di stress che potrebbero capitare in immersione.
:D Molto interessante anche questo"passaggio" che nella sua attualizzazione,non può risolvere la problematica nel suo insieme,però risponde ad alcuni atteggiamenti che si hanno da parte dell'istruttore rispetto all'allievo...stressori di questo tipo (se comunque adottati con intelligenza) possono diventare un'aiuto prezioso per qualsiasi subacqueo... :drunken:
con questa tecnica si tende a sovraccaricare l'allievo di stimoli ansiogeni (togliere la maschera improvvisamente, sganciare la cintura della zavorra, chiudere l'aria...) o prospettargli possibili scenari negativi, tanto da far abituare il soggetto a situazioni di stress che potrebbero capitare in immersione.
:D Molto interessante anche questo"passaggio" che nella sua attualizzazione,non può risolvere la problematica nel suo insieme,però risponde ad alcuni atteggiamenti che si hanno da parte dell'istruttore rispetto all'allievo...stressori di questo tipo (se comunque adottati con intelligenza) possono diventare un'aiuto prezioso per qualsiasi subacqueo... :drunken:
Re: ANSIA E IMMERSIONE 4 E ULTIMO
:P infatti a me è capitato....il mio istruttore mi ha fatto eseguire gli esercizi ..poi quando siamo entrati in acqua..ci ha sottoposto ad alcune prove a sopresa...
io non sono una sub esperta faccio immersioni di tanto in tanto...però credo che il mio istruttore mi habbia aiutato a capire che ci sono anche gli imprevisti e vanno gestiti anche quelli
io non sono una sub esperta faccio immersioni di tanto in tanto...però credo che il mio istruttore mi habbia aiutato a capire che ci sono anche gli imprevisti e vanno gestiti anche quelli
stelladelmare- Numero di messaggi : 8
Età : 43
Località : firenze
Data d'iscrizione : 12.12.08
Re: ANSIA E IMMERSIONE 4 E ULTIMO
ciao a tutte,
le tecniche implosive sono interessanti anche perchè, se da una parte danno allo studente la possibilità di abituarsi a imprevisti vari e sorprese varie, danno anche il "polso" psicologico all'istruttore di chi sta formando.
sarebbe interessante avere anche un parere dai vari istruttori sulle loro esperienze e le loro convinzioni.
le tecniche implosive sono interessanti anche perchè, se da una parte danno allo studente la possibilità di abituarsi a imprevisti vari e sorprese varie, danno anche il "polso" psicologico all'istruttore di chi sta formando.
sarebbe interessante avere anche un parere dai vari istruttori sulle loro esperienze e le loro convinzioni.
sise- Numero di messaggi : 383
Età : 60
Località : MARE
Data d'iscrizione : 09.12.08
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